mercoledì 2 aprile 2008

sabato29marzo - secondo ciak

difficile raccontare la giornata di sabato...

la luce ci ha assistito, questa luce tanto ricercata, tanto amica e compagna.
diciamo che l'organizzazione ha retto. tutti abbiamo retto. l'autobus privato è arrivato puntualissimo alle nove e sono stati momenti vivaci, quelli in cui molte comparse che aspettavano erano in realtà mai apparse, e così tra acrobazie telefoniche ci si è messo un pò a farne apparire di nuove. ma tutte sono state di una pazienza e dolcezza eccezionale. a partire dai bambini, un'intera mattinata su un autobus caldo e incasinato e non un lamento, non una protesta! grazie Linda e Filippo siete stati fortissimi! e tutti gli altri poi, Rosalba, Edda, Luciana, Stefano, Mohamed, Silvia, iniziamo da loro perchè sono stati tutti una presenza importantissima! anche la Caterina, che è una comparsa-scomparsa, ma la mattina rannicchiata sotto il sedile di un autobus non ha voluto perdersela eh!
dopo un'ora e mezza di prove, riprove, accordi, pianificazioni, cambi, nuove e vecchie idee salpiamo da piazza dante, il nostro autista è rilassato e disponibile, un grande grazie anche a lui, che poi ha dato un grosso contributo anche a formare il nostro controllore, donandogli la sua cravatta (perdinci, un controllore che si rispetti deve avere una cravatta!) e un pò di savoir-faire (che peraltro al nostro attore non manca certo!). e va beh, si prendono ritratti di Q. che scruta lontano, dal finestrino, mentre la città gli scorre a fianco come la scenografia del teatro dei suoi pensieri, e poi si arriva alla prima fermata. gente che sale gente che scende uno strano musicista compare e tutti, dico tutti, timbrano il biglietto! secondo giro seconda fermata altro andirivieni questa volta la temuta divisa del controllore regala sobbalzi e azione motore fermi stop un altro giro mille giri fermi riparti soggettiva di lui poi di lei che però era già scesa allora nasconditi ciak via mi arrampico e vi becco tutti dal fondo odore di crackers e cioccolata io devo fare la pipì scendiamo scusi questo autobus va a? no no che bus prendo per...guardi chieda ai colleghi tra realtà e finzione si tira l'una e ce la si fa. ce la si fa incredibile! ce la si fa a finire in tempo!
break, riposo, pausa, tutti fritti un pranzo lento e sontuoso con musiche diverse. saluti via grazie bravi applauso qualcuno pensa ancora che non sia finita, sale su una macchina, dall'altro capo del radiotrasmettitore non c'è più nessuno, ma si va, comunque, un nuovo sopralluogo per il prossimo ciak, ci vuole continuità, continuità, ci continua a ripetere il nostro regista, allora va bene capo, andiamo, andiamo a vedere, ci vuole lo sguardo di oggi per pensare al domani.

3 commenti:

Gore pet ha detto...

E' arrivato il domani e il suo sguardo, partito ieri, oggi è già vecchio. Lo strabismo metaforico verrà riconusciuto dalle ASL come malattia professionale?

il controllore sociopatico

Talesofthefields ha detto...

Che bello!
Vorrei vedere un commento della comparsa-scomparsa :)

Anonimo ha detto...

Ciao!Sono la comparsa-scomparsa che quella mattina di sabato pomeriggio se ne e' stata rannicchiata sul pavimento in fondo all'autobus, abbracciata dal sole e dalla serenità di tutti i passeggeri che, nonostante la fatica e la stanchezza, eseguivano e rieseguivano con pazienza e precisione quel che il regista richiedeva. Mi è sembrato che quella "Pace per tutti" evocata-invocata dal titolo fosse gia' li' concreta e tangibile. "Pace per tutti" frase usata e abusata, li' cosi' vera! Grazie! Cate